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Come diventare uno chef fuoriclasse

Come diventare uno chef fuoriclasse: Lo sapevate che passiamo circa l’8% della nostra vita mangiando? Se calcoliamo che la vita media di un italiano è di 82 anni, di questi circa 6,5 vengono impiegati a tavola.  Se a ciò aggiungiamo, il tempo dedicato alla spesa, alla preparazione dei pasti, all’apparecchiatura della tavola ed alle chiacchiere intorno al cibo la cifra potrebbe aumentare parecchio!

Il cibo è vita, si sa e, forse, questa è la ragione per cui la professione di chef ha preso davvero piede negli ultimi anni. Ma quali sono le responsabilità ed i compiti di uno chef?

chef fuoriclasse

Dato che il termine si presta a varie interpretazioni, è importante fare chiarezza. In generale, lo chef ha capacità ed esperienza nell’arte culinaria superiori a quelle di un cuoco o di uno sous-chef. Ma per capire bene il suo ruolo, partiamo da una definizione di massima: lo chef è una persona che sovrintende allo staff dedicato alla cucina, vestendo cappelli diversi a seconda delle esigenze del posto di lavoro.  Normalmente, affianca al lavoro di direzione degli elementi della cucina, la raccolta ed organizzazione degli ordini da parte dei clienti e la supervisione della preparazione del cibo servito all’interno del locale. A volte, lo chef cucina i pasti.

Le doti di uno chef sono molteplici. Ad una generale capacità organizzativa si deve affiancare una competenza di gestione, con un occhio particolare al potenziale delle persone che riportano allo chef. In cucina, perché tutto fili liscio, ognuno deve conoscere il proprio compito, eseguirlo e dare il massimo. L’approfondita conoscenza dell’arte culinaria, poi, gli permette, non solo di cucinare se la situazione lo richiede, ma – ben più importante – di organizzare il menù in accordo con il tema del locale e della stagione, studiare nuove ricette ed insegnare ad altri il mestiere.

A rendere ancora più ricco il profilo, è la conoscenza degli alimenti nonché gli strumenti di lavoro al fine di trattare gli ordini con i fornitori per avere i materiali necessari alla cucina.

Ogni giorno, lo chef dovrà dunque verificare il lavoro della propria squadra, effettuare gli ordini di alimenti e strumenti, supervisionare la preparazione dei pasti e la loro presentazione, badare a che le norme di igiene e sicurezza siano osservate.

Tutte le settimane, invece, avrà il compito di visionare e pianificare i menù, creare ricette e formare agli altri componenti dello staff.

Quando necessario, compete allo chef confrontarsi con lamentele circa l’operato del personale di cucina, la preparazione o la qualità del cibo.

Non solo cucina, dunque, ma anche lavori a carattere manageriale, organizzativo ed amministrativo.

Eccellere nel ruolo di chef richiede grande passione, dedizione e conoscenza. Certo, alcuni tratti caratteriali – comunicazione, creatività, originalità – possono aiutare, ma il più si raggiunge attraverso lo studio con dei corsi specifici altamente specializzati come www.corsicef.it.

 

 

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