Siete pazzi a mangiarlo! di Brusset Christophe CopyBlogger

Siete pazzi a mangiarlo! di Brusset Christophe

Siete pazzi a mangiarlo! di Brusset Christophe - CopyBloggerSiete pazzi a mangiarlo! Non l’avete mai esclamato a nessuno? Forse vi sarà capitato, ma in che occasione e per quale cibo? Brusset Christophe lo esclama a noi e non ha decisamente tutti i torti.

Ho trovato questo libro per caso, all’inizio ho pensato che sarebbe stata la solita lettura catastrofica e disfattista sui prodotti cinesi e sulle cose che tanto amiamo mangiare e di cui sappiamo troppo poco. Non avevo tutti i torti, ma non parliamo di un complottista bensì di uno che ha lavorato nel settore.

Un libro da brivido.

Siete pazzi a mangiarlo! di Brusset Christophe

Brusset Christophe è uno che il settore agroalimentare lo conosce bene, per anni ci ha lavorato. Molte industrie alimentari francesi ed internazionali sono entrate a contatto con lui. Ovviamente conosce tutti i retroscena specie quelli che a noi, consumatori, non vengono rivelati.

Quindi ci lavora, appoggia le varie magagne ma poi ad un certo punto decide di scrivere un libro, perché? Dopo la terribile storia delle lasagne con carne di manzo che poi si scoprì essere carne di cavallo, Brusset decide che non è più il caso di stare zitti e che il mondo deve sapere.

Siete pazzi a mangiarlo! Siete pazzi a leggerlo?

Siete pazzi a mangiarlo! di Brusset Christophe - CopyBloggerAllora, la lettura è davvero interessante ma se il vostro stomaco è delicato e voi non volete sapere certe cose di ciò che mangiate non vi conviene leggerlo.

Dentro c’è davvero di tutto: spezie con feci di topo, legumi con idrocarburi, prosciutti gonfiati con fumo liquido, prodotti scaduti ma che magicamente tornano ad essere buoni e ovviamente i prodotti cinesi: la passata marrone, i funghi blu, la pappa reale finta etc etc.

Perchè leggerlo? Perchè dentro Brusset infila molte indicazioni interessanti su come riconoscere ed evitare certi prodotti, quindi se superate il disgusto la guida si rivela molto utile.

Ribadisco che non è un libro americano, lui non è americano ma francese, quindi non vale la storia del “ma noi abbiamo leggi diverse”, sempre di comunità europea si tratta. Non è pertanto da escludersi che il cibo di cui lui parla sia finito anche nel nostro supermercato o comunque abbia subito trattamenti simili.

 

 


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